Al Senato è passato il DL sul gioco d\’azzardo. IL settore che conta 120.000 addetti e interessa il 4% del Pil nazionale permette allo stato di incassare miliardi di euro, non tenendo conto che i malati di ludopatia costino ben 38.000 euro a paziente al sistema sanitario nazionale, oltre alle sofferenze personali e familiari che genera. Prevenire e non curare dovrebbe essere il diktat di uno stato che ha a cuore il suo popolo. E\’ un cancro che sta facendo migliaia di vittime e raggiunge oggi, in un numero sempre più alto, gli adolescenti. Non è possibile che non si tenga conto delle implicazioni negative che il gioco ha sulle famiglie, specie con aperture di nuove sedi in prossimità di scuole. Il 15% delle giocate in Europa vengono fatte in Italia, la gente non gioca più per divertimento, ma per disperazione, rincorrendo aleatoriamente la vincita, mettendo a rischio magari i risparmi di una vita o addirittura le case.
Dobbiamo evitare, con forza, che si continui ad alimentare la disperazione.
\”Il gioco d\’azzardo è la droga di questo secolo ed è pure legale perché coperta da uno Stato che vuole fare cassa sulle pelle dei cittadini\”cit.