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Lavori di restauro truccati, truffa e collusioni con pubblici funzionari. Con queste accuse sono finiti in manette cinque tra alti funzionari e imprenditori che si sono occupati del restauro di dimore storiche in Piemonte e in particolare della Reggia di Venaria.

L’ammontare complessivo degli importi delle gare coinvolte è di circa 10 milioni di euro, e le persone coinvolte sono l\’ex soprintendente Francesco Pernice, oggi Dirigente area conservazione e patrimonio, e dell’imprenditore Ezio Enrietti. A questi si aggiungono i nomi di Giuliano Ricchiardi, direttore del patrimonio regionale, l’imprenditore casertano Francesco Paolo Della Rossa e il collaboratore di Enrietti, Claudio Santese.

Se ne deduce, da questo e da altri fatti piccoli o grandi di cronaca, che il nostro Paese stia continuando a portare avanti l\’esempio dell\’illegalità.

Una rotta che stiamo segnando giornalmente e che ci sta portando in un precipizio.  Non è possibile che dove ci sia lavoro ci siano anche, sistematicamente, Mafie e corruzione.

E\’ un sistema malato questo, e in quanto malato occorre trovare una cura, prima che per la \”paziente\” Italia sia troppo tardi.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/07/piemonte-appalti-truccati-sul-restauro-del-patrimonio-storico-cinque-arresti/735470/

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