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Prima di giudicare la mia vita
o il mio carattere
mettiti le mie scarpe,
percorri il cammino che ho percorso io.
Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate.
Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.
Luigi Pirandello
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Grazie Pino, testimonianze come la Tua possono farci cambiare l’Italia e farci continuare a sperare.
Hai ragione tu, dobbiamo essere tanti, consapevoli, avere il coraggio della nostra dignita’.
Grazie, Alessandro Farneti
Il 29 luglio scorso a Riccione Pino Masciari ha rivissuto insieme a noi il suo dramma di esiliato, costretto letteralmente a “sparire” per 12 lunghi anni insieme alla sua famiglia perchè in Calabria e in Sicilia di mafia si muore.
L’ultima intimidazione l’aveva subita meno di dieci giorni prima in occasione della manifestazione per Paolo Borsellino a Palermo.
Ci stringevamo intorno a lui, commossi e solidali, convinti di vivere in un posto dove queste cose non succedono.
E invece il comportamento mafioso non è soltanto sangue o violenza esplicita, ma comincia da QUALSIASI PREPOTENZA o desiderio di sopraffazione circondato dal silenzio.
L’ art. 416-bis del codice penale chiarisce che“..l’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgano della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per…realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri..”
Il comportamento mafioso a ben vedere comincia da ogni ingiustizia, come privilegiare qualcuno non in base ai suoi meriti bensì, per esempio, in base ai suoi legami di parentela…
Il comportamento mafioso COMINCIA ANCHE DAL SILENZIO che circonda queste cose come se appartenessero a un ordine naturale, a qualcosa che è sempre esistito.
Io credo che se Pino ha scelto di denunciare rischiando la vita perché la Calabria e la sua famiglia avessero un futuro, noi abbiamo almeno il diritto/dovere di vigilare e di ribellarci contro chiunque tenti di “..realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri..” avvalendosi di una posizione di privilegio e grazie al silenzio di tutti.
Dobbiamo trovare il coraggio di fare scelte scomode, e di esserne orgogliosi.
Combattere la mafia è anche questo – riconoscerla e OPPORSI e’ un dovere anche nostro.
Caro Pino, avevo organizzato un gruppetto da Ravenna per venire ad assistere a questa conferenza, peccato che mi fosse sfuggita la data. Non ce l’abbiamo fatta.
Parlo di te spesso, del tuo modo di affrontare la vita. Ne parlo soprattutto con i falsi, con gli omertosi, anche con quelli che rubano su un parcheggio. Con tutti quelli, cioè, che non sanno cosa sia l’onestà e il coraggio della denuncia.
Ho seguito il tuo consiglio, non sono più sola nelle mie battaglie. Continuerò a seguirli i tuoi consigli. Per me conoscerti è stato un onore, una fortuna che porterà i suoi frutti.
Su facebook come foto del mio profilo ho inserito la foto della conferenza. Un piccolo gesto per dire: sempre amica di Pino Masciari.
Un abbraccio
Samantha