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Non si può non pensare in questo momento alla piccola Yara e al dolore della sua famiglia. Non si può non pensare alla brutalità dell’assassino a sua volta padre di bimbi come Yara, che riesce a fare una vita normale nonostante tutto.

Non si può non plaudire alla attività minuziosa e costante degli inquirenti che per professionalità, ma anche per dedizione a un caso che ha ferito l’ Italia intera, hanno voluto a tutti i costi raggiungere la verità.

Perché di verità si parla, di giustizia, di strade necessarie per placare la sofferenza di chi subisce incolpevolmente, strade necessarie per dire basta alle violenze e alle prepotenze.

Riposa in pace Angelo!

http://www.lastampa.it/2014/06/17/italia/cronache/il-dna-incastra-lignoto-uno-di-yara-gAatCYML5tUlmVjGjYQ0EJ/pagina.html

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