Sempre in prima linea
La sentenza del TAR e le parole dei ragazzi di Cuneo, il valore di un peso massimo dell\’Antimafia in Italia Pino Masciari non ha denunciato perchè gli conveniva, non ha affrontato gli ultimi 12...
La sentenza del TAR e le parole dei ragazzi di Cuneo, il valore di un peso massimo dell\’Antimafia in Italia Pino Masciari non ha denunciato perchè gli conveniva, non ha affrontato gli ultimi 12...
Pubblichiamo l\’Atto di Sindacato Ispettivo n.3-00460 presentato dal Sen.Giuseppe Lumia in data 22 dicembre 2008 riguardo all\’evidente mancanza da parte del Servizio Centrale sulla sicurezza della famiglia Masciari di fronte al TAR lo scorso...
Senza scorta, senza quella protezione per la quale si sta battendo, Pino Masciari, il 49enne imprenditore calabrese che ha denunciato ‘ndrangheta e politica, barattando, di fatto, la possibilità di vivere un’esistenza tranquilla, normale, ha...
In aula finalmente dopo quattro anni di attesa. L\’avvocato Pettini rappresenta efficacemente le ragioni della famiglia MASCIARI. La replica dello Stato inconsistente. Fin qui tutto bene, tra un mese la sentenza.
Pino Masciari, con Marisa e i bambini, aspetta l\’udienza del TAR per il suo caso. La famiglia Masciari è arrivata a Roma senza scorta e solo gli Amici di Pino Masciari sono con loro.
Pino Masciari, Marisa Masciari, Francesco Masciari, Ottavia Masciari stanno raggiungendo Roma con mezzi propri senza scorta. Pur avendo comunicato, come sempre con largo anticipo, in forma scritta, l\’appuntamento di oggi con il viaggio e...
COMUNICATO STAMPA del 17 dicembre 2008 Finalmente dopo 4 anni di lunga attesa, domani mattina 18 dicembre 2008 presso il TAR del Lazio – Via Flaminia 189 – Roma si terrà l\’udienza che vedrà...
Riportiamo il documento conclusivo della carovana antimafia che tra luglio e agosto ha portato la petizione al TAR di Pino Masciari nel sud Italia. La carovana estiva, organizzata quest’anno dai presidi Roberto Antiochia e...
Gli amici di Pino Masciari hanno scritto una lettera al presidente del Tar del Lazio affinchè sia fissata udienza del ricorso di Pino Masciari presentato al tribunale amministrativo ormai 42mesi fa
Torniamo a parlare dopo tante ore di silenzio voluto e meditato.
Abbiamo creduto che potesse essere il modo migliore per rispettare il momento delicatissimo che stanno vivendo i Masciari, anche per tutelare la loro sicurezza e la loro incolumità da qualche parola di troppo che potesse dar adito ad incomprensioni e fraintendimenti e che potesse turbare le decisioni importanti e risolutrici che attendevamo.
La notizia è che una delibera da parte del Ministero c\’è stata. Pino l\’ha firmata, ma con riserva.
Il problema è quello della Sicurezza, la sua, quella della sua famiglia, quella dei suoi bambini.
Noi, gli siamo vicini in questa decisione, perchè crediamo che non ci possa essere mediazione su questo punto fondamentale: tornare a vivere, per i Masciari, significa prima di tutto sentirsi al sicuro, sentirsi tutelati.
E ciò non può avvenire a tempo determinato. Questo aspetto non può avere una scadenza.
Crediamo che sia un diritto di Pino, Marisa, Ottavia e Francesco, ottenere quelle misure, anche straordinarie, previste dalla legge, che permettano loro, davvero, di ricostruirsi una vita e di riprendere una strada interrotta ormai 11 anni fa.
Gli omicidi degli ultimi giorni, di certo, non sono indifferenti per chi ha denunciato un sistema criminale che dimostra di non dimenticarsi di chi gli sbarra la strada.
Il caso di Noviello richiama le istituzioni alle loro responsabilità, è un\’altro di quelli per cui ormai è troppo tardi, non vorremmo dover un giorno dire lo stesso per Pino, il suo grido di allarme è oggi più che mai, vivo ed attuale.
La protesta delle sorelle Maria e Rosa davanti al ministero degli interni è un\’altro segnale di fermento tra i 67 testimoni di giustizia.
Così siamo pronti a continuare con i Masciari la loro battaglia per essere ascoltati, per riottenere quella dignità che è requisito essenziale per far valere i propri diritti.
Il ricorso al Tar del Lazio, presentato contro la precedente delibera del 2004 che aveva di fatto estromesso Pino dal programma di protezione, giace ormai da 41 mesi, senza che il caso sia stato esaminato dal giudice amministrativo in una normale udienza di Tribunale. La legge prevede il termine di sei mesi .
Siamo stufi di abituarci all\’anormalità. Per questo continueremo a sostenere Pino con ogni mezzo informativo, con il nostro calore umano e spendendoci in prima persona come abbiamo fatto in questi mesi.