Pino Masciari, in merito alla notizia dell’inserimento nello Statuto Comunale di Siderno della Costituzione di Parte Civile nei processi di ‘ndrangheta, commenta: “Dovrebbero adottarlo tutti i comuni italiani visto il male che sta facendo la \’ndrangheta al nostro Paese. Questo, a mio avviso, è il minimo che si possa chiedere agli enti locali. Il ripudio di qualsiasi forma di criminalità e corruzione, dovrebbe essere un processo naturale a difesa dei cittadini che essi sono tenuti a rappresentare.”
Di seguito l’articolo di Mario Congiusta, Presidente Associazione “Gianluca Congiusta Onlus\”
L’inserimento nello Statuto Comunale della Costituzione di Parte Civile nei processi di ‘ndrangheta rappresenta un momento storico per la nostra città, un’inversione di rotta rispetto al passato.
Nel 2007 l’Ente non ritenne opportuno costituirsi parte civile nel processo contro la cosca Costa ed il suo capoclan, imputato di associazione di stampo mafioso oltre che dell’omicidio di Gianluca Congiusta. In una stanza a porte chiuse si decise che il sangue di Gianluca per il Comune di Siderno non era un danno. Questa la falsa motivazione:
“Non c’è legittimazione ad agire in quanto non pare che l’omicidio, seppur deprecabile ed in danno di un cittadino onesto e laborioso, abbia provocato un qualsiasi tipo di danno all’immagine dell’ente”.
Di diverso avviso fu l’Associazione dei Comuni della Locride che si costituì parte Civile insieme alla Regione Calabria, alla Provincia, a Confindustria Calabria, ad Italia dei Valori, all’Associazione “Insieme si può” ed alla famiglia Congiusta. Di diverso avviso fu anche la Corte d’Assise di Locri, che il 18 dicembre 2010, ha condannato gli imputati Costa Tommaso e Curciarello Giuseppe al pagamento dei danni in favore delle costituite parti civili, compreso il Comune di Siderno che dell’Associazione dei Comuni della Locride, ne fa parte.
Allora ci domandammo come mai solo per Siderno non c’era stato un danno. Questa però è storia del passato, che pur ci interessa, ma ancor di più ci interessa il presente ed il futuro delle scelte di Siderno e della Locride.
Se qualche amministratore di ieri e di oggi ha cambiato idea, non possiamo che esserne contenti, se è vero come è vero che sbagliare è umano, perseverare sarebbe da sciocchi.
Esprimiamo profonda soddisfazione e plauso al Sindaco Riccardo Ritorto ed all’intero Consiglio Comunale. Con la scelta di ieri inizia un percorso di luce, in discontinuità con gli anni delle tenebre. Convinti che nella lotta alla ‘ndrangheta anche i simboli servano, ci auguriamo che sulla facciata dei comuni della Locride sia affissa la targa, predisposta dalla Commissione Regionale antimafia, con la dicitura: “Qui la ‘ndrangheta non entra”.
Bella notizia!
Un abbraccio!