Mi complimento con il dott. Gratteri e tutta la DDA di Catanzaro per l’operazione “Maestrale-Carthago” e tutte quelle che si stanno susseguendo nell’ultimo periodo.
Il panorama che è emerso è senz’altro desolante, ma non può dirsi nuovo. Le indagini hanno portato alla luce il cosiddetto fenomeno della ‘ndrangheta “liquida”, che come l’acqua riesce ad infiltrarsi ovunque: soffoca l’imprenditoria, affascina e corrompe funzionari della pubblica amministrazione e degli enti locali, offre voti di scambio, fa da spalla a chi con le minacce intende intimidire un collega…
È altrettanto inquietante, ma anche questa non è una novità, che si utilizzino occasioni mondane come un matrimonio per convocare i vertici dell’istituzione criminale per decidere, in quella sede, le direttive da impartire a livello locale.
Come si fa a pensare che con una infiltrazione così capillare, così presente ovunque, nessuno o pochi vedano e sappiano? Ancora una volta riconosco lo straordinario valore delle indagini e delle operazioni svolte dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, ma non posso non ricordare che il vero colpo mortale alla “cosa unica” lo può dare solo il risveglio, la ferma opposizione e la denuncia della società civile.