Nell\’Italia dove tutti sanno e poco si fa\’ può accadere anche che una festa religiosa possa essere momento si di riflessione, ma anche di decisioni ed incoronazioni che nulla hanno a che fare con il culto.
Oggi a Polsi (RC) si celebra la Madonna della Montagna, celebrazione antichissima che risale addirittura all\’anno 1144 ma che negli ultimi anni \”all\’insaputa di tutti\” è stato luogo di incontri tra boss della \’ndrangheta, anzi più che semplici incontri delle vere e proprie \”incoronazioni\” (nel 2009 proprio durante la celebrazione della Madonna della Montagna fu\’ incoronato il nuovo capo della \’ndrangheta oggi in galera, l\’ottantenne Domenico Oppedisano) e appuntamenti per concordare strategie e spartizioni degli affari, insomma come si farebbe tra normali imprenditori o soci in una riunione del consiglio direttivo di una società.
Qualche mese fa\’ il vescovo di Locri Giuseppe fiorini Morosini aveva scritto una lettera aperta indirizzata ai vari boss, chiedendo di \”…non infangare il nome del Santuario e di restituirgli la dimensione religiosa che gli appartinene….\” mentre oggi, vengono distribuite lettere ai pellegrini da parte di Don Pino Strangio che dice \”….Non si puo\’ portare l\’immagine della Madonna in tasca e poi andare a delinquere…..\’\’
Quindi la domanda in questo caso è lecita: la Chiesa sapeva, chi ha portato avanti le varie inchieste che si sono susseguite negli anni sapeva, molti pellegrini sapevano e allora perchè sino ad oggi si sa\’ quanto accade e nessuno ha mai fatto niente o denunciato questo perpretato atto criminoso? Più che lettere ai boss o \”inviti\” ai pellegrini bisognerebbe opporsi e aiutare le forze dell\’ordine!
Se anche oggi il cerimoniale sarà lo stesso degli anni passati, aspettiamoci un nuovo nome a capo della \’ndrangheta e nuove strategie criminose…….in quest\’Italia dove molti sanno e pochi denunciano!
Pino Masciari