Ci sono anche due carabinieri tra le persone arrestate nell\’operazione All Inside 1 fatta dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. I due militari, in servizio a Rosarno, sarebbero stati collusi con la cosca Pesce di Rosarno della \’ndrangheta.
\’NDRANGHETA: ARRESTI ROSARNO; CC COINVOLTI CONTATTI CON BOSS
Avrebbero avuto stretti contatti con la cosca Pesce, ed in particolare con Francesco Pesce, uno dei capi del gruppo criminale, i due carabinieri arrestati con l\’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nell\’ambito dell\’operazione contro la cosca Pesce di Rosarno. I due militari, gia\’ in servizio nella caserma di Rosarno (Reggio Calabria), avrebbero riferito a Francesco Pesce notizie riguardanti iniziative giudiziarie e di polizia a carico della sua cosca. I carabinieri, inoltre, avrebbero anche falsificato un verbale di infrazione al codice della strada. In cambio dei loro favori, i militari, secondo l\’accusa, hanno ricevuto in regalo apparati i-pod e sconti per l\’acquisto di automobili. Nell\’ambito dell\’inchiesta, inoltre, e\’ indagato per corruzione un altro carabiniere, Lucio Aliberti, anch\’egli in servizio a Rosarno, che avrebbe fatto da tramite tra uno degli affiliati della cosca, Giuseppe Gaglioti, e il boss Francesco Pesce.
\’NDRANGHETA: ARRESTI ROSARNO, PENTITA FIGLIA BOSS PESCE
Giuseppina Pesce, figlia del boss Salvatore, uno dei capi dell\’omonima cosca della \’ndrangheta di Rosarno, collabora dallo scorso mese di ottobre con la Dda di Reggio Calabria. E\’ quanto hanno riferito i magistrati della Dda reggina ed i carabinieri nel corso della conferenza stampa per illustrare i risultati dell\’operazione che ha portato all\’arresto di 24 esponenti del gruppo criminale. Le dichiarazioni di Giuseppina Pesce sono state riscontrate nel corso dell\’attivita\’ investigativa svolta dai carabinieri.
fonte e foto Ansa