Pino Masciari parla nelle scuole dove è invitato e subito dopo sul blog arrivano tantissimi commenti di adolescenti che vogliono esprimere lo scossone comune, ribaltati dall\’impatto delle parole di un essere VIVO e Resistente. Che dopo un inferno in terra di 15 anni continua a dare esempio di coraggio, il coraggio degli umani e non dei supereroi.
Il coraggio accompagnato dalla paura e dalla capacità di restare saldi nei momenti difficili. Un modello che non hanno mai incontrato prima nel loro cammino e che li risveglia alla vita, quella che o la sai vivere o ne verrai investito. Una vera lezione di vita.
Allo stesso tempo clan come gli Arena non trovando ostacoli dominano il mondo degli appalti ovunque ci sia un gran flusso di denaro in ballo, fino ad arrivare a piazzare un loro uomo nel cervello della Repubblica Italiana: in Senato. Nessun ostacolo da quindici anni a questa parte ha interrotto il loro crimine salvo le condanne comminate ai boss Arena grazie alla denuncia puntale di Pino Masciari. A parte l\’omicidio tra mafiosi anche a colpi di bazooka.
Eppure l\’altissima moralità e il contributo dato da Pino Masciari, che le Istituzioni della Repubblica Italiana gli riconoscono in atti e sentenze, tuttavia non sono valori sufficienti a schierarsi apertamente al fianco di quanto Pino rappresenti, ossia la denuncia e la fiducia nello Stato come unico antidoto al cancro mafioso.
Così accade che il comune di Reggio Calabria, chiamato a votare la proposta di cittadinanza onoraria su iniziativa del locale comitato amici di Pino Masciari, tentenni e con un paio di capriole rimandi alla prossima seduta la decisione: riconoscere o meno i valori incarnati dall\’esperienza di Pino Masciari? Se un\’intera amministrazione pubblica non ha il coraggio di prendere una posizione in merito è un problema. E in piena campagna elettorale dubbi come quelli espressi nella non-azione del consiglio comunale di Reggio Calabria sono incertezze pesanti che devono preoccupare il Paese.
Non stiamo parlando di noi nè certamente per Pino Masciari che non fa collezioni di pergamene, ma è un pessimo segnale per la Repubblica Italiana che deve prendere atto di tale debolezza istituzionale: non abbastanza forte da mettersi apertamente contro la mafia. C\’è paura e non c\’è coraggio.
D\’altra parte è in corso un\’altra querelle riguardo alla cittadinanza onoraria, questa volta a Ravenna, che non accoglie la proposta delle associazioni locali a favore di Pino Masciari bizantino. Il problema non si pone nel momento che sugli amministratori del comune di Ravenna aleggia l\’opacità della gestione dei beni dell\’orfanotrofio Galletti Abbiosi, con tanto di inchiesta che coinvolge direttamente l\’operato del Comune di Ravenna.
E se c\’è una cosa chiarissima è che non si può far finta di niente di fronte a responsabilità pubbliche disattese: non si accettano onoreficenze per la legalità laddove essa scricchiola. Non c\’è compromesso che tenga.
Alla luce di questi giorni, gravi per il bene comune e la salute della nostra Repubblica, constatiamo che tutto sta nel prendere o meno il coraggio come a suo tempo ha fatto Pino Masciari. Ognuno deve fare la sua scelta: coraggio o non coraggio? Spettatori o attori della società? Essere Resistenti o soggiogati?
Come disse Don Ciotti a Contromafie: Il tempo è scaduto! Era il 2007. Siamo un Paese in ritardo ma possiamo recuperare. Coraggio!!
caro Pino,
penso che per gli studenti sia una vera fortuna e un grande onore conoscerti.
un forte abbraccio da chi ti vuole bene
cristina
Niente compromessi ne ricatti, niente paure e grande coraggio..semplicemente esserci NELLA LEGALITA’..GRAZIE PINO GRANDE INSEGNAMENTO..
NOTTE BELLA
anna
Ottime considerazioni.. Sempre valide ma spesso disattese..