Una risposta

  1. Arturo Francesco ha detto:

    Non ho potuto assistere alla diretta ma spero che al più presto si trovi il modo di rendere disponibile l’atto di denuncia di Emiliano Morrone, coraggioso e spiazzante. Oramai da anni Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio, autori de “La Società Sparente”, hanno scelto la strada della denuncia, civile e culturale, contro il degrado che avvilisce le terre della Calabria. Il libro La Società Sparente è introvabile nelle edicole, ma per fortuna lo si può scaricare attraverso internet, direttamente dal sito ” La voce di Fiore”.  
    Anche Emiliano era a Roma , accanto a Pino, il giorno del 12 maggio scorso, il giorno in cui Pino dava inizio allo sciopero della fame e della sete. Perchè la battaglia che si conduce è la stessa.
     Perchè nella lotta alle mafie non deve contare il colore politico e destra o sinistra non vogliono dire nulla se dietro il colore politico si nasconde la collusione o il ricatto condotto coi metodi mafiosi , sempre quelli , sempre gli stessi.
    Da quanto si anticipava , Emiliano ha voluto svelare il metodo usato da alcuni esponenti politici calabresi: il voto in cambio della promessa , o meglio del ricatto perpetrato barattando quello , il voto, con un lavoro. Il lavoro , un diritto dei cittadini sancito dall’ articolo della Costituzione Italiana, in Italia è diventato la merce che le mafie usano per il controllo sociale di intere regioni. Le mafie sanno bene che proprio in questo consiste il loro vero potere. Ed è questa la causa principale dell’arretratezza sociale ed economica di quelle stesse regioni nelle quali viene impedita e ostacolata ogni forma di economia libera e sana: perchè questa spezzerebbe il bisogno di chiedere , elemosinare a “qualcuno”,  qualcosa che invece dovrebbe essere un diritto del cittadino. 
    Come spiega bene Emiliano Morrone, si tratta di un piano crudele e condotto con metodo : eliminare dalle terre della Calabria, e del sud in generale, coloro che si oppongono e vorrebbero opporsi alle mafie e alle consorterie ad esse collegate, massoneria , comitati di affari,  costringendo all’emigrazione: la “sparizione” (eliminazione…) di  intere generazioni di individui. 
    Pino Masciari è un testimone esemplare di quanto avviene, in tutti i sensi:  chi si oppone al sistema mafioso è costretto ad allontanarsi , a fuggire da quelle terre affinchè di lui non rimanga l’ esempio, il segno, della ribellione a quel sistema.
    Conducono la stessa battaglia , Pino Masciari e altri testimoni di giustizia, Emiliano Morrone , Francesco Saverio Alessio, e tanti altri personaggi  noi noti, insiem e ad  altri di cui invece non conosciamo  neppure il nome o il volto: “calabresi svegliati” , come li definisce,  e come definisce se stessa, una cara amica  che vive in quelle terre descritte così bene da Emiliano Morrone  e da Francesco Saverio Alessio. Bisogna ascoltare anche le loro voci per capire davvero cosa voglia dire vivere la quotidianità  nelle terre violentate dalla criminalità mafiosa: il paesaggio devastato da speculazioni edilizie orrende  che distruggono per sempre la bellezza dei luoghi; risorse economiche sperperate, sottratte alla collttività e usate solo per l’arricchimento dei “soliti noti”; la speranza di un futuro distrutta da coloro che tengono in mano il destino delle nuove generazioni, umiliate dal ricatto perenne di cui si diceva: il lavoro in cambio della accondiscendenza, della sottomissione !
     Quindi, questo è la mafia: la perdita della libertà! 
    Ringrazio Emiliano , Francesco Saverio, la mia cara amica “calabrese svegliata”, e a nome loro tutti quelli che in silenzio e spesso in solitudine conducono la propria  personale lotta quotidiana, contro la barbarie delle mafie.
    Mi piacerebbe lanciare un invito: uniamoci tutti! Tutti insieme!…perche, come dice sempre Pino Masciari,  lo Stato siamo noi!…e insieme possiamo vincere!
    Lo Stato è, sono,  tutti coloro che lottano  e vivono liberi dal ricatto delle mafie e dei collusi!
    Un abbraccio a Emilano, a Francesco Saverio, alla mia cara amica “calabrese svegliata”..E naturalmete a Pino, a Marisa , ad Ottavia e a Francesco!…A presto!
    Arturo Francesco Masciari

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