Scuole e cittadinanza nell\’ultimo giorno della settimana piemontese di Pino Masciari

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tutte le foto della mattina al Majorana..

Giustizia e verità,questi i sentimenti che prevalgono al termine di una giornata intensa,che deve essere ritenuta uno degli eventi più importanti e construttivi nella storia recente di Grugliasco. Il Comune,il Travelgec di Acmos,e vari ambiti associativi tra cui Libera,hanno fatto in modo di portatre Pino Masciari in un liceo,testimone di giustizia che ha dedicato gli ultimi dieci anni della sua vita,a lottare contro le oppressioni della ndrangheta,e che ha avuto modo nella mattinata di Lunedì 1 Dicembre e nello snodarsi degli appuntamenti,di portare il suo messaggio agli studenti del Majorana,e a tutti coloro che sono pronti ad afferrarne il testimone per portarlo avanti,nelle propie case,nelle propie vite,personalmente.La giornata si apre in maniera perfetta,sono le dieci del mattino,i ragazzi sono pronti,seduti sulle poltroncine dell\’auditorium scolastico,un pò emozionati,un pò curiosi,molti non conoscono benissimo la sua storia,ma nelle ore successive daranno prova di grande maturità e rispetto,seguendo in silenzio,interropendo il flusso di parole di Pino solo per applaudire i passaggi più forti.

Si tratta del senso di Stato,quello che viene richiamato all\’inizio del discorso,non lo Stato freddo e lontano che lo ha deluso,che lo ha abbandonato,ma lo Stato nel senso più puro del termine:la comunità di individui,di persone che si sentono vicine,si guardano negli occhi,si conoscono:\”Ecco Pino questi siamo noi,questo è quello che possiamo offrirti\”,sembravano dire le facce commosse di molti studenti,i capannelli di persone riunite intorno a lui nel momento conclusivo.Nessuna burocrazia potrà mai ricambiare i sentimenti di ammirazione,che tutti coloro che lo hanno incontrato ieri e in questi anni hanno provato.

Il discorso agli studenti è un tesoro,qualcosa che si trasforma fin dalle prime parole in un\’occasione unica,che non si può perdere per nessun motivo,perchè non si sta parlando di compiti a casa o di raccomandazioni,ma di vita.

Pino non rappresenta solo un\’uomo normale,che la sua storia ha reso straordinario,rappresenta la metafora del vivere stesso,di chi ha compreso l\’essenza di ogni cosa,di ogni gesto,quello su cui noi ci interroghiamo quotidianamente,il motivo profondo delle nostre azioni,della nostra esistenza,Pino lo ha afferrato,ed è questo che gli dà la forza di andare avanti,sui vari palchi materiali o immateriali che gli si pongono davanti.

\”Io vi voglio bene\”,la cosa più bella che un\’adulto possa dire verso individui con minore età ed esperienza;nonostante il male,gli sconvolgimenti,il bene e l\’amore resistono anche in mezzo a tante ingiustizie.Affetti forti con un restrogusto amaro,perchè la vita purtroppo non è sempre un lieto fine,ha i suoi travagli,quello che conta però,è se in tutto questo noi riusciamo a dare maggiore visibilità,maggior interesse verso le cose belle che ci succedono,verso coloro con cui possiamo anche stare in silenzio per ore,e allontanarci come se avessimo avuto una magnifica conversazione.

I miracoli esistono,se anche solo uno studente sarà rimasto colpito,allora tutto sarà stato un successo,si è ritrovata la strada verso casa.\”I soldi non sono tutto,ci sono valori,che non si possono comprare\”,Pino insiste molto su questo,perchè chi ha davanti è una platea perennemente bombardata da messaggi di consumo,di spesa,di egoismo,a cui non si vuole tramandare la minima considerazione per i valori della democrazia e della legalità,quello che si vuole far passare è la cultura dell\’ apparire,anzichè quella dell\’essere,del resistere e dell\’esistere.Parla rivolto non solo alle menti dei ragazzi,ma ai loro cuori,si mette a nudo,si dimostra nella sua umiltà di uomo onesto,perbene,non è una persona irragiungibile,un semidio,è un\’essere umano come noi,esattamente come noi,con i suoi momenti di fragilità e altri di gioia,la differenza è che Pino ha deciso fermamente da che parte stare,al bivio ha deciso per la strada della vita,dei figli,della moglie,dell\’amore,della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza:contro chi semina odio,ingiustizie,sfruttamento,

dolore,senza riferimenti ideali.Guardiamo oltre quello che sembra,e nell\’auditorium del Majorana non vedremo solamente gli studenti,le autorità,il sindaco di Grugliasco Mazzù,l\’assessore Turco,Andrea Sacco,Marco D\’Acri,se non ci soffermeremo all\’apparenza scorgeremo tra gli appalusi anche Ottavia,Francesco e Marisa,sempre vicini nei richiami affettuosi che gli vengono rivolti nei vari tratti della mattinata da parte dell\’oratore principale.Sono loro i protagonisti indiscreti della giornata,a loro va la riconoscenza di tutti coloro che si riconoscono nelle parole pronunciate da Pino,perchè rappresentano l\’attuazione dei concetti sopra elencati,simboleggiano un uomo che non può più essere toccato dalla mafia,perchè è molto più diffcile spezzare un cordone di affetti,di amore,di solidarietà,di coraggio,di amicizia,che rompere uno strato di omertà.I mafiosi ci vegono descritti da chi li ha conosciuti e non li ha accettati,come persone potenti in ogni angolo della vita pubblica italiana e dell\’amministrazione,certo,pericolose anche,ma sole,lontano da qualsiasi forma di umanità,dove trovano da succhiare alle spalle dei lavoratori onesti essi vanno,senza dignità o ideale di diritti umani.Ci viene offerto di contrapporre a questi la cultura della legalità,che rende più felici di qualsiasi droga possa venire propinata dalle mafie stesse,che finiscono ovviamente per essere l\’antitesi di tutto ciò che è bene per una famiglia e per noi stessi.Ci viene chiesto di avere coraggio,non solo il coraggio degli eroi per un giorno soltanto,ma il coraggio dei giusti,ovvero di coloro che combattono tutti i santi giorni,con i riflettori accesi o spenti,con più o meno telecamere davanti,non è questo che fa la differenza,non è la visibilità,ma la forma,la sostanza che dà senso e giustizia a tutto il resto.Gli sudenti dovranno scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile,tra Pino Masciari e la testimonianza che gli ha offerto su un piatto d\’argento e la cultura mafiosa,non molto lontana dalle nostre vite,che si riproduce anche con l\’arroganza,l\’ostentazione sfrenata della ricchezza verso chi non ne ha,la vigliaccheria nel non denunciare un\’ oppressione,lo stare con i più forti.Le iniziative con Pino a Grugliasco sono proseguite anche dopo il successo del Majorana,i ragazzi del Travelgec hanno avuto l\’onore e la fortuna di poter pranzare insieme a lui in pizzeria,condividendo ogni attimo di questa occasione straordinaria,essere seduti vicino ad una persona importantissima e mangiare in sua compagnia,come una normale riunione tra persona che si voglionio bene.Tutti abbiamo avuto modo di cogliere la grandissima umiltà presente in quest\’uomo,che riesce ancora a vivere serenamente e normalmente questi momenti che per noi sono quasi quotidiani:fare un giro con i propi amici.Successivamente alle ore 18.00,insieme alle autorità ed alle realtà associative e cittadine di Grugliasco cè stata la cena allargata,una fotografia di una comunità in movimento,che è emozionata per l\’arrivo dell\’ ospite d\’onore.Si tratta di ore stupende,che nessuno potrà mai dimenticare,perchè dimostrano come si possa dimenticare,anche solo per pochi attimi,le preoccupazioni e gli affanni che ci perseguitano,per immortalare nella memoria uno scatto di umanità,e sorridere.
Alessandro

5 Risposte

  1. Francesca Tavone Masciari ha detto:

    Sono così felice per voi, Pino, Marisa, Francesco e Ottavia!! Quando qualcuno vi accoglie come dovrebbe essere sempre, mi si gonfia il cuore di speranza!!
    Un abbraccio a voi e a tutti coloro che hanno reso possibili queste meravigliose giornate.

  2. Cecilia Coppa ha detto:

    conoscere Pino e poter addirittura pranzare con lui è stato davvero un grandissimo onore, fuori da ogni retorica!
    grazie per essere venuto nella nostra città!
    un abbraccio forte,
    Cecilia, rappresentante del TravelGec!

  3. dino ha detto:

    Anch’io quà a Cuneo ho avuto modo di condividere una giornata con Pino,e ne ho tratto un grande insegnamento,come dicevano i Romani ” franga non flecta” ,mi spezzo ma non mi piego! non mi piego davanti all’ingiustizia ,piuttosto rischio la vita………..Grande forza dell’ essere e del volere ,essere Uomo e voler continuare ad esserlo fino in fondo.
    Perla rara nella società qualunquista odierna!
    Grazie Pino

    Da Dino S.
    Ass. Nuovo Paradigma
    Cuneo

  4. QuiBariLibera ha detto:

    Ogni foto, ogni fotogramma di video, riassume sempre un penziero rivolto alla Giustizia e Legalita’. E con ognuna si puo’ scrivere una grande pagina di storia !

    Un abbraccio forte forte da Bari a voi tutti.

    A presto :
    Michele Ranieri Masciari!

  5. Omar Soriente ha detto:

    La grande dimostrazione che arriva da queste bellissime giornate di grande affetto da a tutti una ventata di speranza e positività.
    Con la presunzione di pensare che giornate simili siano all’ordine del giorno per arrivare alla piena libertà della famiglia Masciari.

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