Da L\’Ora d\’Aria rubrica di Marco Travaglio su L\’Unità del 24 agosto 2009
«La vera legge-vergogna scrive Beha di questi anni, che le riassume tutte, è proprio questa: la vergogna assunta per legge come norma dei comportamenti sempre più diffusi e la ridda di cattivi esempi dall’alto, naturalmente attribuiti agli “altri”.
La vergogna di non provare vergogna». Quello che vuole arrestare le prostitute e i clienti, e che incidentalmente è anche il capo del governo, si scopre cliente di prostitute (ma con «simpatia ed eleganza»). È lo stesso che s’è tenuto in casa un mafioso per due anni e un amico dei mafiosi per trenta, e ora vuole «passare alla storia come quello che ha sconfitto la mafia». Lo stesso che ha distrutto il calcio con aste miliardarie e ingaggi strabilianti, e ora denuncia che «gli inammissibili stipendi dei calciatori rovinano il calcio». Lo stesso che viola la privacy altrui con milioni di foto sui suoi giornali di gossip, ma denuncia i giornali che fotografano lui. Lo stesso che, essendo notoriamente il cofondatore dell’alleanza contro il terrorismo, sta per volare un’altra volta dall’amico Gheddafi, amico suo e dei terroristi. Intanto l’amico dei mafiosi, al secolo Marcello Dell’Utri, chiede una commissione parlamentare d’inchiesta su chi, Dio non voglia, ha trattato con la mafia durante le stragi del 1992-’93 (quando lui riceveva nel suo ufficio un boss, sempre lo stesso, Vittorio Mangano, appena uscito di galera dove aveva scontato una condanna per mafia e una per traffico di droga). Littorio Feltri torna al Giornale e, per elogiare il padrone, non trova di meglio che dire che Agnelli era peggio di lui (già, peccato che Agnelli non sia mai stato capo del governo e, detto per inciso, sia pure morto). Poi, per dare il buon esempio, si porta al Giornale due condannati in primo grado: Renato Farina e Luciano Moggi (più che un quotidiano, pare l’ora d’aria). D’altronde i veri criminali sono altri: per esempio i 5 eritrei scampati all’ultimo naufragio di Lampedusa: la legge Berlusconi-Maroni-Hitler impone di incriminarli per immigrazione clandestina, così imparano a sopravvivere; la prossima volta facciano il favore di affogare come gli altri 73. O di girare alla larga dall’Italia, paese meraviglioso dove chi è senza pane si compra un telefonino nuovo. Dove il finanziere Zunino, pluriinquisito, è sull’orlo del fallimento, ma con una holding chiamata «Risanamento». Dove i reati, secondo il governo, sono in calo, ma le carceri scoppiano. Dove tolgono la scorta al testimone anti-’ndrangheta Pino Masciari, periodicamente visitato dagli amici degli amici, ma la danno a Vittorio Sgarbi perché si sente minacciato (mandante: Beppe Grillo). Intanto ferve nel Pd il dibattito sulla presenza della Carfagna alla festa dell’Unità, o come diavolo si chiama. E fior di politici e intellettuali s’interrogano sull’appello del capo dello Stato per l’Unità d’Italia. Per il congresso di Vienna, c’è tempo.
Ps. Questa è la mia ultima rubrica su l’Unità. Ancora grazie di cuore a tutti i colleghi e i lettori.
Marco Travaglio
Buon giorno a voi tutti !
L’italia va all’incontrario, al massimo se si riprende può fare come i gamberi camminare lateralmente !
Un grazie di cuore a chi in questo periodo stà vicino (e non solo virtualmente) alla FAMIGLIA MASCIARI !
Ciao paPino, abbraccia forte forte Ottavia Francesco e Marisa !
A presto
Michele Ranieri Masciari
Molto bello l’articolo e purtroppo tristemente vero!
Sempre solidale e vicina ai Masciari!
Rosa
“La vergogna di non provare vergogna”…come ha ragione Beha!
Non provano vergogna nemmeno per il calvario che tu e la tua famiglia siete costretti a sopportare, dopo 12 anni nulla è cambiato..Sì, sei meno solo ora, hai un sacco di amici pronti a fare il possibile per arrivare dove lo Stato è assente, per non dire indecente.
Ti vogliamo bene Pino e ti saremo accanto, sempre!
Bacio a Marisa, Otta e Fra!
Un grazie di cuore a Marco, sempre vigile, disponibile e presente.
Denise
vi penso e vi abbraccio
cristina
Ed ecco a voi la difesa popolare non violenta per Pino Marisa Francesco e Ottavia 🙂
Vi bacio forte forte!
daghi 😀
Pino e Marisa un grande presente
Francesco e Ottavia un enorme futuro!
Vi penso
Nella terra di Pino, la Calabria, un vecchio adagio recita : “Chinati juncu ca la passa la china!”…”Piegati giunco che passa la piena”… Passata la piena, che può spezzare anche gli alberi più forti, il giunco che pareva sparito, riemergerà dall’acqua fangosa, senza vergogna.
La gran parte della classe dirigente italiana e la sua claque mostrano di aver imparato bene il significato “speculativo” di quel proverbio calabrese. Nel corso di questi decenni, in alcuni momenti, pareva essere arrivata davvero “la piena” che avrebbe dovuto sommergerli, da mani pulite al movimento della società civile all’indomani delle stragi siciliane. Ma loro, come il giunco del proverbio, sono stati capaci “di far passare la piena”…E sono riemersi, loro e i loro compari.
Nel quadro desolante tracciato da Marco Travaglio nel suo articolo, in quel “non provare vergogna”, si mostra e si trova la differenza fra gli uomini.
Pino e Marisa Masciari avrebbero provato vergogna a piegarsi al volere, al ricatto, degli uomini della mafia e ai loro collusi perchè avrebbero perso la loro dignità, la loro libertà. E si sono ribellati. Questa è lezione di vita che hanno professato quotidianamente.
Nel tempo in cui un presidente del consiglio può non provare vergogna nel definire “eroe” un mafioso, noi abbiamo capito da che parte stare: e ci vergogniamo di quanto accade, ci indigniamo, e quindi ci impegniamo, al fianco di Pino, Marisa , Francesco e Ottavia.
Un abbraccio a Voi tutti, carissimi Pino e Marisa , Ottavia e Francesco (…all inclusive!…come sa bene Francesco!)…A presto!
Arturo Francesco Masciari
Abbraccio quotidiano alla famiglia più speciale che io abbia mai conosciuto, e a tutti gli Amici di questa grandissima famiglia allargata.
Grazie a tutta la Rete di protezione, perché protegge 4 tra le persone più preziose che esistano.
Coraggio Masciari miei.
Vi voglio bene,
Riccardo de Caria Masciari
il mio primo pensiero del mattino è rivolto a voi cari Masciari ; )
un abbraccio
cristina
Vi sono vicina!
Un abbraccio
Carolina.
p.s.: penso che ci sia il bisogno di puntare i riflettori sulla storia di Pino.. Non so se voi abbiate già provato a farlo… Io sto invitando tutti i miei amici di facebook ad aggiungere come amico Pino.. Penso possa contribuire a fare rete in attesa di un’aggregazione concreta.. Poi potremmo sfruttare questo forum per scambiarci idee per essere vicini a PIno e alla sua famiglia anche da lontano…
Brava Carolina
ogni persona in più che viene a conoscenza di Pino e della sua famiglia gli allunga la vita di un giorno.
in questo mondo di incoerenza e paradossi, noi scriveremo un’altra storia! e Pino, tu sarai tra i protagonisti!
bel articolo, travaglio è una di quelle persone che non tiene la testa bassa e non si frena a chiudere la bocca quando c’è il dovere di fare certe osservazioni negative.
sono contento che questa storia cominci a venire fuori e aspetto al più presto un cambiamento radicale, naturalmente positivo, che faccia appello alla volonta e all’onore dei veri italiani, se ancora è rimasto qualcuno.
un saluto a pino e a tutti gli amici