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di Silvio Messinetti (Il Manifesto – 30 dicembre 2010)

Masciari Giuseppe, numero di matricola 1663. Dietro questa cifra, e fuori dalla \”prassi applicativa\” del Programma di Protezione speciale, c\’è la storia di un imprenditore che, vessato e umiliato dalla \’ndrangheta, ha deciso di denunciare.

Opponendosi a chi lo accerchia, impedendogli di lavorare, e a politici corrotti e compromessi: \”Perchè se la malavita pretende il 3 per cento sugli appalti, la politica vuole invece il 6\”.

La storia di Pino Masciari, e di sua moglie Marisa, è un racconto di coraggio e determinazione. E da oggi è anche un libro, Organizzare il coraggio (Add Editore, Torino 2010). La narrazione di una famiglia che sceglie la libertà e la diginità.

Dal 1994 in poi Masciari nelle sue deposizioni racconta tutto, fa nomi e cognomi, porta testimonianze precise, offre riscontri dettagliati, arriva al cuore del sistema. Per questo decide di andarsene dalla sua Calabria ed entrare nel Programma di Protezione. Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre di tredici anni fa lascia la sua casa e la sua terra. Per sempre.

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