L\’on. Angela Napoli chiede un \”intervento radicale\” in materia
Riportiamo integralmente l\’appello dell\’on. Angela Napoli, anticipando un passaggio sostanziale delle righe che seguono: «la figura del Testimone dovrebbe essere considerata e valutata quale modello positivo che incarna una scelta di legalità in aree ad alta densità mafiosa».
«Le proteste dei tanti Testimoni di Giustizia evidenziano i numerosi disagi vissuti, unitamente ai propri familiari, per i quali occorre un immediato intervento. I Testimoni di Giustizia, purtroppo pochi in Italia, sono cittadini che, con senso di responsabilità e coraggio, hanno reso testimonianza, riferendo o denunciando, alla magistratura e alle forze dell’ordine, fatti specifici e circostanziali, riguardanti la criminalità organizzata. Per tale motivo la figura del Testimone dovrebbe essere considerata e valutata quale modello positivo che incarna una scelta di legalità in aree ad alta densità mafiosa.
Ma appare, quindi, impossibile ignorare che lo status di Testimone di Giustizia provoca disagio che, se non controllato, rischia di sfociare in situazioni di vera e propria alienazione. Il sentimento personale della giustizia e della legalità contrasta con la storia che viene vissuta dal Testimone e che vede scorrere dinanzi a sé. Anche la rappresentazione dello Stato, la sua natura etica ed il suo ruolo di tutela rischiano di essere inglobati in questa perdita, fino alla perdita della fiducia nello Stato e nelle sue forze.
In una simile situazione, angosciata perfino dall’impossibilità di svolgere un’attività lavorativa o continuare quella interrotta e, per di più, soggetto a cambiamento di abitudini, luogo di vita, relazioni sociali, generalità d’identificazione, il Testimone di Giustizia diventa uno nessuno e centomila.
Occorre allora una cambiamento radicale della gestione dei Testimoni, una diversa filosofia nell’approccio alla figura di Testimone. In tal senso ritengo che non vada sottovalutata, ma, al contrario, possa servire da base propositiva, la relazione approvata dalla Commissione parlamentare antimafia nella seduta del 19 febbraio 2008 e trasmessa al Parlamento. Non servono interventi parziali, occorre davvero quel cambiamento radicale, per il quale faccio appello al Ministro dell’Interno e al Sottosegretario di Stato, on. Alfredo Mantovano, delegato in materia. Cerchiamo di lavorare insieme, affinché, ogni Testimone di Giustizia, non debba mai pentirsi di aver scelto una strada indicativa e coraggiosa per il contrasto alla criminalità organizzata tutta.»
On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Roma, 12 maggio 2009
un altro appello oltre a quelli che la società civile continua a mandare, rimarranno in silenzio anche questa volta???
cerco di darmi spiegazioni di questi comportamenti ma non riesco a pensare ad una scusa giutificabile….vorrei tanto sapere come si giustificano le istituzioni che stanno in silenzio mentre testimoni di giustizia fanno il loro dovere senza protezione e sostegno da parte loro….
come vi giutificate?????voi che mi rappresentate dovete render conto a me e a tutti dei vostri comoprtamenti e azioni….vorrei proprio saperlo!!!!
un abbraccio Pino
Ringrazio l’On. Angela Napoli per la dedizione all’argomento Testimoni di Giustizia.
Purtroppo la situazione di uno è la stessa degli altri TdG.
Serve un cambio di direzione, serve che lo Stato decida da che parte stare.
Un buona giornata ai Masciari e ai loro amici.
Sono contenta che anche in Parlamento continuino gli appelli a sostegno dei Testimoni di giustizia e per richiedere un radicale cambiamento in materia.
Le Istituzioni non potranno tacere per sempre! Cominciano ad essere tanti a chiedere delle risposte quindi dovranno darle! Noi le aspettiamo impazienti!
Un’ altra voce che si alza…è proprio necessario!Il primo giugno dell’anno scorso ero insieme a Pino, e altri testimoni al cimitero di Casal di Principe, per chi non ce l’aha fatta. Non possiamo permettere che ricapiti, non basta difenderli ma bisogno che lo stato si mostri forte e capace…e ora non è così!
Coraggio,
tutti devono capire che i testimoni di giustizia sono una risorsa per il nostro Paese e non il contrario come spesso le istituzioni vogliono fare capire!
vi abbraccio forte Pino, Marisa, francesco e Ottavia!!!
con affetto
marta
L’Onorevole Mantovano e la Commissione Centrale da lui presieduta, continuano a difendere un sistema drammaticamente sbagliato e castrante.
E’ incredibile che continuino con leggerezza inquietante a fregarsene della reale condizione umana ed esistenziale nella quale versano quei pochi cittadini encomiabili che scelgono di testimoniare.
Cosa può veramente spingere la Commissione a negare un dato così evidente?
Come si può utilizzare il proprio potere per intimidire chi si dovrebbe difendere, dissuadendo chi è meno forte dal difendere le proprie opinioni ed i propri diritti?
Come si chiamerebbe questo in un Paese normale?
Ricatto?
Tortura?
Sequestro?
Grazie On.Napoli, ancora una volta. Rinnoviamo la nostra volontà di essere vicino a chi dimostra con il proprio lavoro quotidiano di essere dalla parte della Giustizia.
Dai Pino, che anche se non sembra qualche politico è dalla nostra parte. Spero che questo ulteriore appello non cada nel vuoto ma che venga accolto e che riesca a far mettere da parte ai politici i loro interesi personali.
Con te Pino