Polemiche sempre più accese sulle infiltrazioni della criminalità organizzata in Lombardia. Dopo lo scontro tra Roberto Saviano e il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, è stata la volta del botta e risposta tra Nichi Vendola e Roberto Formigoni, dopo che Vendola ha parlato della Lombardia come della «regione più mafiosa» d’Italia.
Adesso il vice presidente della Regione, il leghista Andrea Gibelli, pensa di dare la parola ai tribunali. E annuncia che durante la prossima seduta di giunta chiederà «di valutare la possibilità di citare per danno d’immagine il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola». Gibelli ha già in mente la richiesta: un miliardo di euro. «Le dichiarazioni di Vendola hanno profondamente denigrato la nostra regione» spiega Gibelli, preoccupato che possano penalizzare gli investimenti in un momento di grande attenzione per Milano e la Lombardia da parte degli imprenditori, anche in vista dell’Expo.
Le parole di Vendola («non dimentichiamoci che la regione più mafiosa d’Italia non è la Sicilia, ma la Lombardia») sono state considerate offensive anche da Formigoni. «Vendola deve vergognarsi e dovrebbe ritirare questo insulto. La Lombardia è la regione più attaccata dalla mafia, dalla ’ndrangheta, dalla camorra e dalla Sacra corona unita» la replica del governatore.
Formigoni cerca di tranquillizzare cittadini e operatori economici: «Gli imprenditori non devono sentirsi soli: le istituzioni, le forze dell’ordine e la magistratura sono e vogliono essere al loro fianco. Non devono avere alcun timore nel denunciare o segnalare fenomeni che saranno valutati dalle autorità competenti».
Il Giornale