Un complesso circuito di riciclaggio e di reimpiego del denaro proveniente dal traffico della droga. L\’operazione “Decollo Money”, che questa mattina ha portato in carcere 10 indagati legati alla cosca Mancuso di Vibo Valentia, evidenzia una stretta collaborazione dei boss con le autorità della Repubblica di San Marino e consistenti rapporti bancari intrattenuti con il Credito sammarinese. Il cui presidente e fondatore, Lucio Amati, noto imprenditore e ambasciatore della Repubblica in India, figura tra gli arrestati, avrebbe avuto rapporti con esponenti della cosca calabrese dei Mancuso ed è accusato di riciclaggio e reimpiego di soldi provenienti dal narcotraffico. Come intermediario banca-ndrangheta rispunta il nome di Vincenzo Barbieri, noto per traffici di armi e droga e assassinato a San Calogero (Vibo Valentia) lo scorso anno.
L\’operazione
I provvedimenti – eseguiti in Calabria, Lazio, Umbria, Liguria ed Emilia Romagna – sono stati emessi dal gip del tribunale di Catanzaro su richiesta della procura distrettuale antimafia. Al termine di un\’indagine, collegata a precedenti inchieste, e partita dall\’omicidio di Vincenzo Barbieri, narcotrafficante di spicco della cosca Mancuso ucciso a San Calogero nel marzo scorso.
Barbieri, secondo gli accertamenti svolti, aveva numerosi conti correnti nominativi presso il Credito sammarinese e avrebbe avuto contatti personali con Valter Vendemini, l\’ex direttore generale dell\’istituto di credito della Repubblica del Titano. Arrestato l\’8 luglio, su richiesta del commissario sanmarinese della legge Rita Vannucci, proprio per i suoi rapporti con il narcotrafficante e interrogato nelle scorse settimane in presenza del sostituto procuratore della Dda catanzarese Salvatore Curcio, titolare dell\’inchiesta sul riciclaggio ed il reimpiego del denaro ottenuto dal traffico di droga gestito dalla cosca Mancuso.
Prima del suo omicidio Barbieri era già stato coinvolto in alcune indagini della Dda di Catanzaro contro il traffico internazionale di stupefacenti. E viveva da diverso tempo in provincia di Bologna.
L\’arresto di Lucio Amati
Lucio Amati, al momento rinchiuso nel carcere di Rimini, si dice totalmente estraneo ai fatti contestati dalla Procura. Mentre si apprende che sarebbero iscritti nel registro degli indagati dell\’ufficio inquirente del Tribunale sammarinese, tutti i membri del Cda e del collegio sindacale della banca.
La richiesta di carcerazione di Amati sarebbe il frutto anche delle dichiarazioni rese da Vendemini ai magistrati. L\’ex direttore avrebbe confermato agli inquirenti che dei due conti correnti intestati al narcotrafficante Vincenzo Barbieri al Credito sammarinese erano a conoscenza altre persone
tratto da AMDuemila