da \”la Voce di Fiore\” – mercoledì 19 agosto 2009.
Stanotte, degli sconosciuti sono entrati nell’abitazione della famiglia del testimone di giustizia Pino Masciari, ubicata in località segreta. A tarda ora, Masciari ha trovato nella sua stanza da letto delle persone, che fortunatamente è riuscito ad allontanare. Pericolo scampato, ma tanta tensione e paura, che, purtroppo, permangono.
“Pensavo che avessero toccato i miei figli”, ha dichiarato Masciari, profondamente scosso, al laboratorio culturale antimafia “la Voce di Fiore\” (sorto grazie soprattutto a Gianni Vattimo), che ha espresso a lui e ai suoi la propria convinta vicinanza e solidarietà.
Al momento, non si conoscono le intenzioni degli autori dell’azione, ma è certo che l’imprenditore calabrese vive da anni in esilio, lontano dalla sua terra, e in costante pericolo per aver fatto condannare, testimoniando coraggiosamente, ’ndranghetisti e collusi; perfino alti funzionari dello Stato.
Il 20 luglio scorso, il giorno successivo all’anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo, è stato ritrovato un ordigno presso la casa di Masciari in Calabria. Possiamo parlare di coincidenze? Si tratta di una strategia del terrore?
Sull’accaduto di questa notte, interviene il filosofo italiano Gianni Vattimo, amico di Pino Masciari, della moglie e dei bambini. Vattimo, che è anche parlamentare europeo, sostiene che “mai come adesso si deve vigilare per la sicurezza della famiglia Masciari, poiché Pino è un bersaglio mobile ed è scomodo per le parole che dice in giro per l’Italia, per l’aggregazione che crea intorno ai valori della libertà e legalità”.
Vattimo – da tempo vicino a Masciari, agli altri testimoni di giustizia e a quanti rischiano per la democrazia – esprime il suo “fraterno appoggio al testimone di giustizia, alla coniuge Marisa e ai bambini”. Inoltre, assicura il proprio impegno, di politico e intellettuale, “per la tutela e la serenità di Pino Masciari, uomo esemplare, della sua famiglia e degli altri servitori dello Stato che vivono quotidianamente con l’incubo di ritorsioni”.
http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=4333
Questa sera ho telefonato a Pino che tra le lacrime mi ha raccontato i fatti.
Credo non ci sia violenza psicologica più grande di quella che è stata perpetrata fino ad oggi da più parti (Stato e anti-Stato), in questi lunghi 11 anni, a danno di questa famiglia.
Svegliarsi dal sonno nella propria camera da letto e vedersi circondati da cinque estranei è una delle esperienze più terribili che possono capitare. Una violenza privata, privatissima, che priva la persona della propria intimità, che annulla il diritto alla sicurezza nella propria abitazione. Un episodio che segna profondamente una famiglia.
I suoi bambini sono terrorizzati, nessuna telefonata da parte dello “Stato”, nessun provvedimento per garantire la sicurezza di questa famiglia che questa notte dovrà riaddormentarsi in quella stessa stanza, senza alcuna protezione.
Ma come si può essere così insensibili? Come si può consentire che questa violenza continui? Fino a quando? Con quale obiettivo? Dimostrare che l’onesta non paga? Vi sbagliate cari signori. Il vostro tempo sta per scadere.
Il futuro non vi appartiene. Non c’è e non ci sarà un futuro per voi, solo un passato macchiato di violenza, di miserie, di tristezza, di ignoranza, di oblio. Un passato che dimostrerà al mondo intero la vostra nullità, il vostro essere dei perdenti.
I Masciari non sono soli, non hanno bisogno di una scorta, perchè la loro scorta siamo noi.
Vi invito a scrivere, telefonare, spargere la voce e fare sentire la vostra vicinanza a Pino ed alla sua famiglia. Scateniamo un passaparola più potente di qualsiasi scorta.
Diventiamo la vera scorta dei Masciari, quella più forte, in grado di difenderli dall’oblio nel quale le istituzioni (con la i minuscola) vorrebbero relegarli.
vorrei tanto pensare che quanto accaduto sia solo una coincidenza, che chi è entrato li non sapesse realmente di chi era quella casa… e anche in questo caso faccio fatica a pensare che chiunque voglia possa entrare nella casa di un uomo che dovrebbe essere sotto scorta… vi sono vicino, non mollate… per qualunque cosa sarò sempre pronto ad aiutarvi, così come voi aiutate il nostro stato
è scandaloso che siano potuti entrare. e gli agenti di scorta per la protezione della famiglia masciari dov’erano?
altrettanto scandaloso che non siano stati presi provvedimenti immediati e già evidentemente tardivi.
un abbraccio dunque a pino e famiglia che possa stringervi in una protezione di affetto ed amicizia meno ‘virtuali’ di quelli che state vivendo. vi voglio bene.
Cari Pino Marisa Ottavia e Francesco non mollate!forza!!!vi siamo tutti vicini!!non vi abbandoniamo e continueremo a raccontare di voi, a fare passaparola e a non lasciare che ciò che vi accada resti nel silenzio!!
Vi abbraccio fortissimo e vi sono accanto…
Chiara
esprimo la mia solidarieta’ alla famiglia Masciari.
quando finirà tutto ciò, sono sempre con voi tutti !
Ciao paPino abbraccia forte forte Marisa Ottavia e Francesco!
Michele Ranieri Masciari
Nell’esprimere la massima solidarietà mia e della mia famiglia, ancora una volta mi sento nauseata da questa finta sicurezza che lo Stato dice di garantire a te e alla tua famiglia, caro Pino. Non mollare, noi siamo con te, sempre.
denise