“Grazie di dare cosi tanta forza a noi ragazzi che abbiamo una vita lunga e sicuramente bellissima davanti. Ma che a volte ci sembra tanto crudele e ci fa paura. Tu, il tuo libro, i tuoi occhi oggi entrano dentro il cuore. Sono riuscita ad avvicinarmi prima che fuggissi con i tuoi angeli custodi, per stringerti la mano e vederti con gli occhi lucidi davanti a noi ragazzi, coetanei dei tuoi figli, che volevamo una tua firma. È stato molto bello, umile! Il ragazzo di Torino che hai citato nella lettera aveva ragione “sei il padre che avrei voluto avere”: penso sia una frase sentita da molti di noi oggi a scuola. Buona vita! Martina.”