Lettera aperta pubblicata su Repubblica del 24 Ottobre 2008 – Pino Masciari tra i firmatari
Gli ultimi segnali da parte dei testimoni di giustizia e di chi vive sotto protezione dello Stato sono da brivido, e reclamano una risposta da parte delle Istituzioni preposte.
Click! – fermiamo l\’immagine dello Stato attuale e abbiamo:
la presente lettera aperta della società civile che invitiamo a leggere cliccando sull\’immagine qui a lato e della quale riportiamo un passaggio conclusivo:
\”[…]le istituzioni debbono essere coerenti rispetto alle loro intenzioni, indotte dalla vicenda dello scrittore. Occorre, quindi, che proteggano i testimoni di giustizia, i quali hanno scelto di stare dalla parte dello Stato, additando, come Saviano, autori e capi del crimine organizzato. Così, altri ne verranno senza timore.\”
Abbiamo il grido di dolore, di denuncia, disperazione dei testimoni di giustizia: solo in questo mese abbiamo già parlato di Alfio Cariati, Piera Aiello, Nello Ruello, e dello stesso Roberto Saviano;
Arriva dalla Calabria una lettera raggelante di appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinchè, supplica un giovane studente calabrese, \”ci aiuti a non diventare \’ndranghetisti\”!
Cliccando sull\’immagine potete leggere la lunga e dettagliata lettera preceduta da un articolo del blog Guardie o Ladri di Roberto Galullo. Lettera limpida dove \’autore fa nomi e cita circostanze facendo anche lui una fotografia drammatica della sua città con i suoi notabili agli onori della cronaca. Nera.
E poi madri: un altro (!) appello di Liliana che pretende giustizia per il figlio ucciso 4 anni fa a Locri.
E restano fuori tutti quelli che nell\’inquadratura di questa macabra fotografia non ci sono entrati.
Ma non fingeremo che non esistano solo perchè non ritratti.
Avendo conosciuto Pino Masciari da anni, in tanti abbiamo appreso e condiviso queste tragedie di diritti lesi: le inefficienze, le inettitudini e le trascuratezze. E la disumanità di trattare famiglie intere come pacchi marchiati da un numero e pretendendo soluzioni solo di numeri.
Come se i soldi da morti servissero a qualcosa.
L\’unica risposta valida deve essere inequivocabile e in termini di sicurezza costante, garanzia di esistenza in dignità, di impiego. Nulla di nuovo, è tutto già scritto e ben definito nella Costituzione Italiana e nelle leggi vigenti. Per queste ne pretendiamo l\’applicazione.
E per questo, di nuovo, anche noi continuiamo e continueremo ad appellarci soprattutto al Garante della Costituzione, presidente Giorgio Napolitano.
Fonte: La Repubblica
senza nulla togliere a saviano… vorrei vedere la stessa attenzione nei confronti di pino. vorrei vedere articoli a piena pagina con i titoli a caratteri cubitali, interviste, inviti a programmi televisivi, la solidarietà di tutta l’opinione pubblica e delle istituzioni.
Con tutti questi appelli che ricevono, le possibilità sono due, o non ci tengono ad andare al di là dei soliti spot elettorali e di circostanza, cominciando a contrastare concretamente le mafie, oppure dovrebbero andare da un otorino per verificare l’eventuale presenza di ostruzioni del dotto uditivo…
Un abbraccio dalla grigia e sonnolenta Ferrara 😉
Francesca Tavone Masciari
Lancio una provocazione:
Pino, perchè non pubblichi un libro anche tu?
una biografia magari.
Sembra che in Italia le istituzioni ti considerino come si deve solamente se scrivi un best-seller.
Tutta la mia solidarietà a Pino e famiglia, e a Saviano.
Un abbraccio
Demetrio (Ivrea)