Pino Masciari desidera esprimere la sua solidarietà nei confronti del Sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, la cui farmacia è stata data alle fiamme.
\”Un gesto vile, tipico di quella cultura, anzi, di quella NON cultura mafiosa a cui non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo soccombere. La mia solidarietà va al Sindaco Lanzetta, alla quale nel frattempo dico di non mollare e di denunciare, perchè la denuncia è il mezzo con cui queste persone verranno sconfitte\”.
Di seguito, la notizia (Fonte: liberainformazione.org)
Rivive a Monasterace, dal greco Monasteraki, come il piccolo monastero bizantino già nel VI secolo d.C. di cui ancora si possono osservare i ruderi, al confine tra la provincia reggina e quella catanzarese la tradizione di abbellire le strade al passaggio dell’Ostia Consacrata, in occasione della processione del Corpus Domini. La cosiddetta \”infiorata\” che quest’anno nel comune jonico si è connotata di diverse sfumature. Ci sono quelle scure dell’atto intimidatorio al sindaco appena rieletto Maria Carmela Lanzetta, la cui farmacia, al piano terra dello stabile che affaccia sulla strada statale 106 dove il sindaco vive con la sua famiglia e l’anziana madre, è stata seriamente danneggiata da un incendio doloso appiccato nella notte tra sabato e domenica. Le fiamme si sono propagate distruggendo molta della merce all’interno del locale, ma fortunatamente non hanno raggiunto le bombole di ossigeno. Accanto a queste cupe sfumature ci sono anche quelle chiare e luminose dei fiori con cui i ragazzi del campo di lavoro di Giustizia Minorile ieri hanno adornato la strada antistante il luogo del vile atto.
Una vera e propria pioggia di petali di solidarietà anche da parte di questi 30 giovani, seguiti dall\’Ufficio Servizio Sociale per Minorenni di Reggio Calabria e di quelli che attualmente sono collocati presso le Comunità ed i Gruppi Appartamento che aderiscono al progetto Insieme (Comunità Ministeriale RC di minori con provvedimento penale – cooperativa Nuova Speranza – La Vela), tutti impegnati da venerdì 24 giugno in attività di pubblica utilità, pulendo le spiagge del piccolo paese della fascia Jonica, sotto la guida di Giuseppina Garreffa, direttore dell’Ufficio Servizi Sociali per Minorenni e dell’assistente sociale Stefano Fazzello. Una forte speranza, una concreta testimonianza di impegno civile, di servizio alla comunità, di promessa, che è già vivo presente per questi giovani, di scelte e comportamenti improntati al rispetto dell’altro e alla legalità.
Mentre le indagini sull’episodio sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica con il coordinamento della Procura di Locri, lo stesso sindaco Maria Carmela Lanzetta, sentita dagli investigatori per una prima valutazione dell’accaduto, ha ipotizzato che l’intimidazione sia da collegare all’attivita’ politica e istituzionale. «Hanno tentato di intossicarci. E’ stato un attentato in piena regola, probabilmente perché sono un sindaco scomodo» ha dichiarato il primo cittadino, farmacista, sposata e con due figli. L’unica donna ad essere stata eletta nel comprensorio reggino e una delle cinque elette in tutta la Calabria.
Tanti gli interrogativi che si pongono e tanto lo sgomento generatosi. Un modo sgraditissimo di esplicitare il proprio dissenso, evidentemente, verso l’operato di un’amministrazione non compiacente. Solidarietà da tutto il mondo istituzionale, con dichiarazioni di condanna e annuncio di future iniziative e un’assemblea straordinaria del Consiglio Comunale. Rimane, comunque la nota positiva dei ragazzi del progetto Insieme, il cui viaggio non inizia da Reggio Calabria ma in realtà da molto più lontano, e che in questa tappa a Monasterace del loro percorso si sono rivelati preziosi. Coraggioso il segno lasciato in questo frangente di dura prova per l’amministrazione jonica cha stava ospitando, con entusiasmo e partecipazione, il loro campo di lavoro. Un segno importante per una comunità ancora sotto choc e un’esperienza forte per questi ragazzi in cerca di una nuova e luminosa rotta nella loro esistenza.