È consuetudine che durante ogni campagna elettorale venga a galla lo scandalo di turno, il politico beccato con le mani in pasta o qualsiasi altra notizia tipica delle riviste di gossip. Questa volta però non si tratta di \”semplice\” quanto inutile gossip perchè parliamo di un periodo della storia del nostro paese che non fa parte dei ricordi \”garibaldiani\” ma di fatti accaduti in un passato molto presente ancora nelle nostre menti e nei nostri occhi e che in un ceeerto senso hanno cambiato il nostro paese e il nostro modo di guardare alle mafie, un po\’ il nostro 11 settembre! Le stragi di mafia dell\’inizio degli anni \’90 hanno lasciato il segno in tutti noi, vuoi per la crudeltà e vuoi perchè ancora oggi è una ferita aperta con il \”presunto\” coinvolgimento di personaggi presenti nella vita sociale e politica dei giorni nostri. È vero, siamo in campagna elettorale e questa è la politica del potere (e non del fare), ma in questo caso siamo davanti a ben altro!!!

 

\"\"Stragi di mafia, riaperta l’inchiesta con Berlusconi e Dell’Utri indagati

Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri sarebbero nuovamente indagati dalla procura di Firenze come possibili mandanti delle stragi di mafia del 1992 e 1993. È quanto scrivono Repubblica e Corriere della Sera. La procura del capoluogo toscano già altre due volte aveva aperto un’inchiesta su Berlusconi, l’ultima archiviata nel 2011. Ora avrebbe ottenuto dal gip la riapertura del fascicolo sull’ex premier e Dell’Utri, dopo aver ricevuto da Palermo le trascrizioni dei colloqui in carcere del boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano. Si tratta di intercettazioni effettuate nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia e in cui ricorrerebbero i nomi di Berlusconi e dell’ex senatore che sta scontando la pena per concorso esterno in associazione mafiosa.

 Secondo quanto riferiscono i due giornali, il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, ha delegato alla polizia giudiziaria lo svolgimento di verifiche. I nomi dell’ex premier e dell’ex senatore Dell’Utri, anche di lui (in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa) parlerebbe Graviano nelle intercettazioni, sono stati iscritti con intestazioni che dovrebbero coprirne l’identità, come nelle precedenti inchieste sui presunti mandanti nascosti delle stragi.

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