Fonte: Il Lametino.it – Lamezia Terme, 20 febbraio – Un anno di attività svlta dalle fiamme gialle in Calabria del 2011. Ingenti i sequestri e le denunce per vari reati. Ecco, di seguito, i risultati.
Accertamenti antimafia – Sono stati effettuati 690 accertamenti patrimoniali che hanno interessato922 persone fisiche e 231 persone giuridiche. Ne sono scaturiti sequestri di beni per circa 300 milioni di euro, confische per circa 250 milioni di euro. Tra le investigazioni quella che ha portato alla confisca di beni, per un valore stimato in 200 milioni di euro, a carico di una cosca reggina con importanti ramificazioni economiche nella capitale: fra i beni confiscati, noti locali pubblici ed immobili di prestigio a Roma. Sono state poi scoperte in Lombardia, grazie ad altra indagine condotta in Calabria, due società operanti nei servizi connessi ai trasporti e nel commercio di prodotti alimentari, intestate a “prestanome” e riconducibili ad esponenti delle “’ndrine” calabresi: in quella circostanza, sono state sequestrate azioni, obbligazioni, certificati di deposito, polizze assicurative, per un valore complessivo di 12 milioni di euro. I due casi sono emblatici della ormai nota capacità della ‘ndrangheta di penetrare nel mercato immobiliare e, in generale, nel mondo imprenditoriale anche al di fuori del territorio calabrese.
Antiriciclaggio – Strettamente connessaè stata l’attività di contrasto al riciclaggio di denaro sporcoche ha visto i finanzieri impegnati nell’approfondimento di 350 segnalazioni per operazioni finanziarie sospette e che ha portato alla denuncia di 30 persone, di cui 6 tratte in arresto, all’accertamento di condotte di riciclaggio per oltre 16 milioni di euro e al sequestro di beni per più di 1 milione di euro.
Contrasto all’usura – Le indagini hanno permesso di verificare come, in Calabria, il fenomeno sia spesso connesso al riciclaggio e come esso si atteggi con le metodologie tipiche delle organizzazioni mafiose, attraverso l’intimidazione e l’estorsione. Sono state denunciate 68 persone, di cui 21 in stato di arresto, e sequestrati beni per 500 mila euro.
Contrasto ai reati fallimentari – Un settore che in Calabria ha visto crescere il numero degli accertamenti e delle indagini affidate dall’Autorità Giudiziaria alla Guardia di Finanza è quello dei reati in materia fallimentare. Sono state concluse 88 indagini che hanno portato alla denunzia di 124 personedelle quali 14 in stato d’arresto, all’accertamento di distrazioni di beni in danno dei creditori per 40 milioni di euro e al sequestro di immobili e quote societarie per circa 21 milioni di euro.
Tutela dei marchi e sicurezza dei prodotti – Anche in questo comparto l’attività svolta nel 2011 ha prodotto significativi risultati, con sequestri copiosi di merci con marchio contraffatto ovvero pericolose per la salute. Oltre ai numerosi sequestri di prodotti delle più note griffes contraffatti, operati nei confronti di ambulanti abusivi, sono stati intercettati e sequestrati ingenti quantitativi di prodotti in arrivo nel porto di Gioia Tauro. Complessivamente, sono stati sequestrati circa 3,5 milioni di pezzi, in larga parte intercettati nello scalo marittimo di Gioia Tauro, e sono stati denunziati 229 responsabili. Varia la tipologia dei prodotti interessati: dall’abbigliamento ai giocattoli, alle sigarette, ai farmaci, ai cosmetici, ai prodotti elettronici, a tutti quegli accessori firmati (borse, occhiali, ecc.) che godono di un largo consumo, immessi sul mercato a basso prezzo, grazie ai “risparmi” sui costi del lavoro, della sicurezza, sanitari e fiscali, oneri senza i quali le organizzazioni criminali possono esercitare una concorrenza sleale, mettendo a rischio la salute dei consumatori e danneggiando in molti casi le produzioni italiane.
Il contrasto ai traffici internazionali di stupefacenti – Anche in questo comparto l’azione di contrasto svolta dalle fiamme gialle nella regione si è concentrata principalmente sul traffico internazionale di cocaina che vede la ‘ndrangheta ai vertici mondiali per volumi di affari. Anche nel 2011 non sono mancati risultati d’assoluto rilievo; per tutti, si ricorda il sequestro di 560 Kg di cocaina effettuato nel mese di ottobre nel Porto di Gioia Tauro, un quantitativo di droga che, se immesso sul mercato, avrebbe fruttato all’organizzazione criminale proventi per 135 milioni di Euro. Complessivamente, nell’anno, sono stati sequestrati 1.096 Kg di cocaina, 8 Kg fra eroina, hashish ed altre sostanze psicotrope e sono state denunciate 438 persone, di cui 121 in stato di arresto.
Il contrasto all’immigrazione clandestina – La mappa del contrasto alla criminalità ed ai suoi interessi economici include anche il controllo e la repressione dell’immigrazione clandestina. La componente aeronavale del Corpo che, nella regione, può contare su una Stazione Navale, una Sezione Aerea e 4 Sezioni Operative Navali, ha svolto numerosi interventi, sequestrato 26 natanti, arrestato 29 scafisti edintercettato circa 2.000 immigrati clandestini.