Mettere sotto protezione il presidente nazionale del partito democratico, solo per il fatto di essere stato nominato commissario per contrastare l\’illegalità a Roma nel suo partito, è grave.
Si presuppone vi sia allora la certezza che la minaccia possa provenire da uomini dello stesso partito? che possano agire con metodi mafiosi ? Ma di cosa si parla: di partito o di mafia?
A quanto pare non si tratta solo di contrastare l\’illegalità del partito ma della mafia che si annida nel partito.
La sfera coinvolta potrebbe superare l’inimmaginabile.
I cittadini sicuramente si domandano: da chi siamo governati realmente?
Forse per decoro e responsabilità sarebbe ora di “resettare” TUTTE le articolazioni POLITICHE-ISTITUZIONALI e restituire la legittima dignità alla politica quale bene comune per il Paese.
Ondata di polemiche sulla scorta a Orfini: a pagare sono i romani
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Pino Masciari (Testimone di Giustizia): \”Orfini sotto scorta?Forse la minaccia mafiosa viene dal suo stesso partito… \”
http://www.agenpress.it/notizie/news/primo-piano/56-primo-piano-cronaca/4178-pino-masciari-testimone-di-giustizia-orfini-sotto-scorta-forse-la-minaccia-mafiosa-viene-dal-suo-stesso-partito.html
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti
PALAEXPO, PALOZZI (FI): “COMUNE CHIARISCA VICENDA ALLARMANTE”
“Quanto sta accadendo sulle sorti del Palaexpo, il cui consiglio di amministrazione si sarebbe dimesso in blocco anche per le gravi inadempienze di Roma Capitale, si configura come un duro colpo all’immagine e al prestigio della città eterna. L’ennesima ferita, aperta da una amministrazione inconsistente e imbarazzante, che in campagna elettorale innalzava la cultura a cavallo di battaglia salvo poi azzopparlo con decisioni discutibili e inefficienze palesi. Sollecito, dunque, il Campidoglio a chiarire la vicenda legata al Palaexpo e, nel caso, ad adempiere ai propri obblighi finanziari a favore del prestigioso ente”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
CONSORZI BONIFICA, PALOZZI (FI): “ZINGARETTI CHIARISCA SU LAVORATORI SENZA STIPENDIO”
“Reputo assolutamente preoccupante il monito lanciato dai sindacati sui mancati stipendi ai lavoratori dei Consorzi di Bonifica di Latina e Rieti e, più in generale, sulla allarmante situazione economica di alcuni enti di bonifica del Lazio. Realtà che, se non affrontata immediatamente con politiche serie ed efficaci, potrebbe rischiare di ripercuotersi sui livelli occupazionali e sulle attività consortili. E’ dunque necessario che il presidente Zingaretti e l’assessore Refrigeri chiariscano l’annosa vicenda e convochino ancora una volta le organizzazioni sindacali per trovare in maniera aperta e condivisa soluzioni volte a tutelare i lavoratori dei Consorzi di bonifica”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Ambiente, Adriano Palozzi.
“Marino deve andare a casa, è un inetto. E’ la mafia a governare la città. Il Comune continua ad assegnare appalti a società legate a Buzzi e Carminati“. Roberta Lo ha detto Roberta Lombardi, deputata del Movimento 5 Stelle, ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“E’ un momento storico, in cui molti degli assessori del Comune di Roma, uno dopo l’altro, come i dieci piccoli indiani del romanzo di Agatha Christie, se ne vanno –ha affermato Lombardi-. C’è una classe politica a Roma che è molto preoccupata di fare soldi a scapito dei cittadini e molto poco preoccupata a governare. Da cittadina vivo in una città che è governata dalla mafia. Avere un sindaco che nella migliore delle ipotesi non sa opporsi a questo sistema mafioso che governa la città al suo posto, deve andarsene a casa, perchè è un inetto. Se i soldi delle mie tasse vengono gestiti da Mafia Capitale anzichè dal Sindaco, io quel Sindaco che lo tengo a fare. Nella peggiore delle ipotesi invece, l’amministrazione Marino sta mantenendo un sistema che continua ad attribuire appalti a società che appartengono alla galassia di Buzzi e Carminati. Non appaiono mai loro due come capofila di queste società, appaiono sempre altre cooperative, solo che i bandi sono costruiti in maniera tale, che possano vincerli solo le società di Buzzi e Carminati. Ad esempio, la raccolta di rifiuti del centro storico. In questi giorni è stato messo un bando per cui il vincitore debba avere determinate caratteristiche tecniche. Tutte caratteristiche che vanno ad escludere tutte le società che stanno partecipando, finchè non ne rimarrà solo una che possiede tutti quei requisiti. Indovinate qual è l’unica? Marino non è in grado di gestire i soldi pubblici per il bene dei cittadini quindi se ne deve andare. Ho dei dubbi sul fatto che Marini arrivi fino al 2018, per quello che sta succedendo. Dovrà prima o poi prendere atto di questa sua incapacità a gestire Roma. Olimpiadi? Stanno mettendo soldi in mano a persone che sono legate a Mafia Capitale“.
“Orfini sotto scorta? Evidentemente il pericolo viene dal suo partito… Marino? Dovrebbe fare un passo indietro, da solo non può cambiare una città marcia“. Lo ha detto Pino Masciari, imprenditore edile calabrese e testimone di Giustizia. Dal 1997, assieme alla moglie e ai due figli, è stato sottoposto ad un programma speciale di protezione per aver denunciato la ’ndrangheta e le sue collusioni politiche. Masciari è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, per commentare l’assegnazione della scorta al Presidente del PdMatteo Orfini.
“Orfini sotto scorta? Non ha un incarico amministrativo, è presidente di un partito, evidentemente pensano che il pericolo venga dal suo stesso partito -ha affermato Masciari-. Si presuppone che la minaccia arrivi da uomini del partito che possono agire con metodi mafiosi? Si parla di partito o di mafia? Mi sa tanto che hanno lo stesso volto“, Sull’amministrazione comunale. “Marino -ha affermato Masciari- pensava di poter fare del bene a questa città. Ma c’è talmente della zizzania in quel grano che ha fatto diventare tutto marcio. Non può essere una goccia a fare un oceano. Roma è una città che sta precipitando sempre di più nel baratro. Marino con molta umiltà deve fare un passo indietro“.
Serraglia sullo studio di Barca: “Hanno percepito il circolo come una realtà che si attiva solo nelle tornate elettorali e questo è quanto di più falso si possa dire. L’Infernetto è un quartiere di destra,come abbiamo fatto a far vincere il centrosinistra nelle ultime tornate elettorali? Andando per strada, facendo convegni, parlando con la gente. Il fatto è che in questa analisi di Barca non è stato applicato un metodo scientifico. I ragazzi di Barca saranno anche bravi, ma la gioventù fa fare degli errori, prima di avviare un processo del genere lo si poteva mettere su meglio. Il mio circolo è sempre stato libero di scegliere, non ha mai avuto poteri occulti o cordate e ci autofinanziamo. Facciamo iniziative di tasca nostra. Non è che ci parliamo addosso, parliamo dei problemi della gente“.
Serraglia sul partito Democratico: “Bisognerebbe parlare con Barca, da questi studi possono nascere dei sospetti. C’è chi ha detto che i circoli renziani non sono stati toccati. Io non voglio parlare di complottismo, la cosa certa è che il sindaco Marino da una parte viene colpito da Renzi, dall’altra protetto da Orfini. Un partito serio dovrebbe avere segretario e presidente che dicono la stessa cosa. Io non vorrei andarmene dal Partito Democratico, sono stato uno dei soci fondatori del Partito Democratico, per farlo dovrei essere proprio forzato. E’ stato un grande errore pubblicare prima i dati del dossier e poi chiedere i confronti con i circoli chiamati in causa. Di certe cose bisognerebbe parlarne in casa. Lo studio di Barca è stato un metodo per attirare l’attenzione sul Pd. Solo che bisognerebbe smetterla di parlare del partito ed iniziare a parlare della gente. I circoli andavano ripuliti, ma bisogna andare avanti, il partito deve parlare dei problemi dei cittadini“.
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